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Titolo VI – “Aiuti per la tutela dell’ambiente” POR PUGLIA 2014/2020 – Avviso per la presentazione delle istanze di accesso ai sensi dell’articolo 6 del Regolamento n. 17/2014

Avviso a sportello a partire dal 19/09/2017 La gestione del presente strumento è di competenza della Regione – Area Politiche per lo Sviluppo, il Lavoro e l’Innovazione – Sezione Competitività e ricerca dei sistemi produttivi. Per le finalità di gestione degli aiuti nella forma delle sovvenzioni, la Regione ha delegato le funzioni di Organismo Intermedio alla società in house Puglia Sviluppo. Per le finalità di gestione degli aiuti nella forma dei mutui la Regione ha costituito presso Puglia Sviluppo uno strumento finanziario, denominato Fondo Efficientamento Energetico.

Beneficiari Possono richiedere l’agevolazione: le microimprese, le imprese di piccola dimensione e le medie imprese, come da definizione di cui alla raccomandazione 2003/361/CE della Commissione del 6 maggio 2003, che intendono realizzare una iniziativa di efficientamento energetico nell’ambito di uno dei codici Ateco ammissibili della “Classificazione delle Attività economiche ATECO 2007” elencati nell’allegato N. 2 dell’Avviso Pubblico. I soggetti proponenti alla data di presentazione della domanda di agevolazione devono essere regolarmente costituiti e iscritti nel Registro delle Imprese.

Attività realizzabili Con il “Titolo VI – “Aiuti per la tutela dell’ambiente” si possono realizzare interventi in unità locali ubicate nel territorio della Regione Puglia e riguardanti: efficienza energetica; cogenerazione ad alto rendimento; produzione di energia da fonti rinnovabili fino a un max del 70% dell’energia consumata mediamente nei tre anni solari antecedenti la data di presentazione della domanda e, comunque, fino al limite massimo di 500 kW. Al limite del 70% concorre la produzione da sistemi da fonti rinnovabili eventualmente già presenti nel sito. I progetti di investimento devono obbligatoriamente prevedere la tipologia di intervento di cui alla lettera a) con un minimo del 2% di risparmio di energia primaria. Per “Risparmio di energia” si intende, con riferimento alle tre Linee di finanziamento: Linea Efficienza Energetica – Riduzione annuale dell’energia consumata (in tutte le sue forme) nel sito di interesse, computata a pari condizioni di esercizio industriale/aziendale (invarianza numero di pezzi di prodotto finito, invarianza periodo di riscaldamento/raffrescamento, invarianza giorni di lavoro, etc.), e a regime, qualsiasi sia la modalità della produzione dell’energia consumata (autoprodotta da fonte tradizionale, autoprodotta da fonte rinnovabile, acquistata da terzi, fornita al sito tramite le reti nazionali o locali di adduzione dei vettori energetici, etc.).

Linea Cogenerazione Ad Alto Rendimento – Riduzione annuale del prelievo di energia primaria dalle reti di adduzione dei vettori energetici a pari condizioni di esercizio industriale/aziendale (invarianza numero di pezzi di prodotto finito, invarianza periodo di riscaldamento/raffrescamento, invarianza giorni di lavoro, etc.) e a regime; Linea Fonti di Energia Rinnovabile – Riduzione annuale del prelievo di energia primaria dalle reti di adduzione dei vettori energetici computata a pari condizioni di esercizio industriale/aziendale (invarianza numero di pezzi di prodotto finito, invarianza periodo di riscaldamento/raffrescamento, invarianza giorni di lavoro, etc.) e a regime.

Spese ammissibili I progetti di investimento ammissibili devono prevedere una spesa non inferiore a Euro 80.000,00 per unità locale e conseguire un risparmio di energia pari ad almeno il 10% dell’unità locale oggetto di investimento. Le spese ammissibili riguardano: l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica, comprensivi delle spese in opere murarie e assimilate strettamente connesse ed indispensabili per consentire l’installazione degli impianti e dei macchinari (a titolo esemplificativo: basamenti macchinari, quadri e cavi elettrici degli impianti, etc.); le spese di progettazione ingegneristica (per la redazione del progetto di fattibilità tecnico economica) e di direzione lavori sono ammissibili nel limite del 5% dell’investimento ammissibile; le spese per la redazione della diagnosi energetica ex ante e della relazione finale dei risultati conseguiti nei limiti dell’1,5% degli investimenti ammissibili e nel limite complessivo massimo di € 10.000,00. interventi sugli involucri edilizi, con le limitazioni di seguito indicate: sono ammissibili, entro il limite del 20% della spesa complessiva, interventi di efficientamento sugli edifici funzionali all’attività di impresa relativi esclusivamente all’involucro edilizio. Per le imprese nel settore turistico che svolgono attività ricettiva nell’ambito dei codici Ateco 55.10.00; 55.20.10; 55.30.00; 55.20.51 (ad esclusione di bed and breakfast ed affittacamere), nel caso di interventi che insistono su strutture turistico – alberghiere indicate negli art. 3 e 14 della L.R. 11 febbraio 1999 N. 11 e nel Regolamento Regionale 22 Marzo 2012 n. 6 e che gli stessi siano realizzati su edifici esistenti alla data di presentazione della domanda ed in cui si svolge già l’attività ricettiva, il limite del 20% non si applica. Le spese ammissibili dovranno derivare da atti giuridicamente vincolanti (contratti, lettere d’incarico, conferma d’ordine, etc.) da cui risulti chiaramente l’oggetto della prestazione, il suo importo, la sua pertinenza al progetto, i termini di consegna.

Intensità delle agevolazioni Le agevolazioni saranno calcolate, indipendentemente dall’ammontare del progetto ammissibile, sull’importo massimo di € 4.000.000 per le medie imprese e di € 2.000.000 per le piccole e micro imprese. La copertura finanziaria del piano di investimento finanziato dalla misura è prevista nelle seguenti percentuali: 30% mutuo a carico del Fondo Efficientamento Energetico Mutui; 40% Sovvenzione diretta; 30% mutuo a carico della banca finanziatrice.

L’impresa richiede un finanziamento bancario che deve coprire il 60% dell’investimento. Il periodo di durata del mutuo non potrà essere superiore a 6 anni di ammortamento più due anni di preammortamento. Il soggetto finanziatore può stabilire solo per il mutuo a carico della banca finanziatrice una durata maggiore di 6 anni di ammortamento più due anni di preammortamento.

L’impresa può richiedere un anticipo della Sovvenzione diretta pari al 20% dell’investimento ammissibile, dietro il rilascio di una polizza fideiussoria. Il restante 20% verrà erogato al completamento dei lavori a seguito di verifica finale.

Con riferimento alla sovvenzione diretta, l’aiuto sarà erogato in forma di contributo in conto impianti e non potrà essere superiore al 40% dell’investimento ammissibile e all’importo massimo di 1.600.000 euro per le medie imprese e di 800.000 euro per le piccole e micro imprese.

Puglia Sviluppo S.p.A. procederà al conferimento di una dotazione finanziaria (prestito con condivisione del rischio), in favore di ciascun Soggetto Finanziatore, per una quota pari al 50% del finanziamento concesso a copertura dell’investimento. Il Soggetto Finanziatore procederà a rilasciare una delibera condizionata per un importo pari al 60% dell’investimento. Successivamente, a seguito di rilascio della delibera bancaria e di trasmissione telematica della domanda effettuata dal Soggetto Finanziatore, Puglia Sviluppo S.p.A., a seguito di specifica istruttoria, procederà ad erogare allo stesso Finanziatore la dotazione finanziaria. Attraverso la dotazione finanziaria, Puglia Sviluppo partecipa al rischio di credito per una quota pari al 50% dell’importo nozionale di ciascun finanziamento erogato.

Le imprese beneficiarie in possesso del rating di legalità (articolo 5-ter del decreto legge 24 gennaio 2012, n.1, convertito con modificazioni della legge 24 maggio 2012, n. 27) beneficiano di una ulteriore sovvenzione diretta nella misura del 2% dell’importo del finanziamento erogato dall’Intermediario Finanziario all’impresa beneficiaria, comunque, nei limiti degli interessi che l’impresa beneficiaria avrà pagato al medesimo Intermediario Finanziario e sarà erogato in unica soluzione, direttamente all’impresa beneficiaria, nel momento in cui verrà erogata la sovvenzione diretta.

L’equivalente sovvenzione lordo dell’aiuto concesso sotto forma di mutuo sarà calcolato sulla base del tasso di riferimento applicabile al momento della concessione del finanziamento, ai sensi dell’art. 10 del regolamento regionale n. 15/2014.

L’equivalente sovvenzione lordo dell’aiuto concesso sotto forma di sovvenzione diretta, è pari al valore percentuale della sovvenzione stessa. La sovvenzione complessiva (ESL sovvenzione diretta + ESL aiuto Fondo mutui + eventuale sovvenzione rating), calcolata in base ai costi ammissibili del progetto, non potrà superare il 50% per tutte le imprese. Nel caso in cui venga superata la suddetta intensità, si procederà a ridurre proporzionalmente la sovvenzione diretta al fine di rientrare complessivamente nel limite previsto del 50%.